Per i tanti turisti che fanno una vacanza nel Salento è diventato una sorta di rituale la partecipazione a sagre di tutti i tipi allietate da gustose pietanze con sottofondo musicale di pizzica.

Come ogni estate dal 3 al 5 agosto, ritorna puntualmente la sagra te lu purpu a Melendugno, a pochi chilometri da Torre dell’Orso.

Un gigantesco polpo gonfiabile sarà il segnale che siete arrivati a destinazione.

Oramai è da diversi anni che questa sagra rinnova il suo successo tra leggenda, per chi non c’è mai stato ed entusiasmo per chi ci torna ogni anno.

Decine di stand servono il polpo cucinato in tutti i modi:

arrostito, alla “pignata”, fritto etc. accompagnato da vino rosato o negromaro.

Quest’anno sarà anche allestita un’area ristorante.

La mia preferenza è per il polpo arrostito condito con qualche goccia di limone e olio, ma la più tipica delle ricette salentine è quella del Purpu alla pignata, ovvero cucinato in un recipiente di terracotta.

Per chi vuole cimentarsi e prepararsi alla degustazione, gli ingredienti sono questi:

Ingredienti per 5 persone:

• 1 Kg. di polpo
• 1 cipolla grossa
• 1/2 spicchio di aglio
• peperoncino piccanti
• 500 g. di pelati
• prezzemolo.

Pulire il polpo spellandolo per quanto possibile, tagliare il polpo a pezzetti, pulire e tagliare la cipolla, aggiungere peperoncino, una spruzzata di vino bianco e mezzo bicchiere di olio di oliva e mettere sul fuoco con la pignata chiusa da un coperchio.

Dopo 10 minuti aggiungere 1 scatola di pelati da mezzo chilo. Non aggiungere sale.

Cucinare per almeno 1 ora a fuoco lento e comunque assaggiate per verificare che il polpo sia ben cotto.

La “pignata” la troverete facilmente in uno dei tanti negozietti che vendono artigianato locale, altrimenti optate per una casseruola di terracotta.

A fine cottura una spruzzata di prezzemolo e buon appetito!

E mi raccomando condividete le vostre esperienze!